A Venezia c'è chi grida: "E’ la prova evidente del fatto che la necessità di un luogo, fisico e
mentale, dove progettare qualcosa in modo diverso e partecipato è
diffusa. E’ gente che non si conosce ma, dopo pochi minuti, già si
preoccupa di come far funzionare in modo efficace i tavoli di lavoro. E’
un progetto collettivo ma anche il processo che lo realizza. E’
interventi, dialogo, opinioni diverse. E’ uno strumento per produrre
arte, che, a sua volta, è uno strumento per cambiare il mondo in cui
viviamo. E’ condivisione dei saperi e delle capacità di ognuno. E’ la
consapevolezza che non sarà facile. E’ aperto. E’ iniziato."
leggi il resto su blare out
Nessun commento:
Posta un commento