lunedì 23 settembre 2013

Una luce lungo il percorso

Riflettiamo su chi sembra illuminare un po' meglio la strada che stiamo percorrendo tramite una bella intervista all'urbanista Nicolò Bassetti, "ideologo" di Sacro GRA, il film di Gianfranco Rosi vincitore del leone d'oro all'ultima mostra del cinema di Venezia.

Bassetti, zaino in spalla, ha percorso a piedi il grande raccordo anulare di Roma per conoscere il luogo e le persone che lo abitano. Ha scoperto che il raccordo è una di quelle aree che perdono la propria identità e questo perdersi diventa un piacere (concetto espresso ne "Le città invisibili" di Italo Calvino). Durante questo sopralluogo, Bassetti ha scoperto anche che è il tempo a sostituire lo spazio (spazio che deve essere donato dalla città ai cittadini secondo Renato Nicolini) e che il raccordo non è altro che una costruzione fatta per organizzare ma che nasconde le cose vicine.
Ne è uscita quindi una mappatura della quotidianità, dove Roma con un forte passato tangibile, ha difficoltà ad accettare il presente; Roma è una "baldracca" e per chi viene da fuori, non rimane che aderire alle regole del vivere romano. Ma Roma di regole non ne ha.
Nel film i luoghi sono un pretesto per raccontare le storie delle persone che li abitano...

Nei giorni scorsi il cast di Sacro GRA è salito in pullman con una selezione di giornalisti per un viaggio sui luoghi del film, con soste e racconto in ogni luogo "topico".



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