mercoledì 31 luglio 2013

Un pezzo di Spazio XY in terra germanica

Da più di un anno ho cambiato luogo di vita, ma faccio ancora fatica a pensare che io abito qui. Per questo mi sono decisa ad intervenire, nel modo più semplice possibile: conoscere i vicini.
Tentativo numero uno: suonare al campanello della porta.
Risultato totalmente fallimentare: nessuno ha aperto 1.
Tentativo numero due: mettere un cartello sul portone, proponendo di fare qualcosa insieme. In tre giorni, tre risposte, tutte positive. Ho ripreso coraggio. E poi, sempre tramite avviso pubblico, c'è stata la convocazione all'incontro in presenza.
Si sono strette mani, si sono appresi cognomi 2 e quote d'affitto, ma soprattutto si è deciso di condividere una cenetta in cortile! Quando? ci vuole il "giusto preavviso": tra due settimane. OK!
Passano i giorni, e ora c'è qualcuno da salutare quando lo si incontra per la strada, o qualcuno per cui ritirare il pacco dal corriere.
Arriva la data, compare un tavolo pieghevole in androne, e poi sedie e cestini da pic-nic. Si porta tutto in cortile e si mangia. Io metto tutta la mia attenzione nell'ascoltare e nel formulare qualche frase, per cui va a finire che mangio davvero poco, ma non importa, ora so perchè il mio portone è più largo del normale: un tempo ci doveva passare il carro del macellaio, la rimessa per i cavalli era dentro il cortile. Storie, tante storie, e alla fine un nome: Jennifer, ah che conquista 3!
Questo è stato il primo contatto diretto con le persone che abitano nel mio palazzo, ed è stato qualcosa di nuovo, per tutti.

Anna

1 di domenica pomeriggio non c'era nessuno a casa, e in ogni caso metà degli appartamenti sono vuoti.
2 vige la formalità, sempre e comunque.
3 finalmente, la sig.ra G., che ha la mia età, mi ha concesso di chiamarla per nome!

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