Dal blog
Sotto il comune denominatore dell'intervento nei/sui/per i luoghi, abbiamo individuato alcune macroaree da sviluppare nei prossimi incontri.
Modus operandi:microseminari rivolti al gruppo di lavoro, in cui uno o più minirelatori descriveranno un argomento attraverso le best practice che più possono esserci d'aiuto per progettare il nostro intervento.
Incontri e contenuti sviluppati:
1. 11 e 17 settembre 2008: intervenire / interferire – culture jamming
2. 13 ottobre 2008: rappresentare e/è modificare? Ovvero: chi l'ha già fatto. Metodi di intervento sui luoghi nell'arte contemporanea, dalla landart al graffito, e molto altro.
3. 10 novembre 2008: mappe e sentimenti. Ovvero: come la cartografia può rappresentare l'amore, e anche il suo contrario.
4. 3 dicembre 2008: racconto di un’esperienza di azione su un luogo.
5. 29 dicembre 2008: incontro di verifica e rilancio
Idee chiave uscite dall’incontro del 29 dicembre:
a. approfondire l’idea di “mediazione/mediatore socio-culturale” (finalità, ruolo, competenze, ecc.), anche attraverso il contatto/incontro con chi già svolge questo ruolo professionale (esempi di Torino e Bologna). A questo proposito, qualcuno di noi ha già fatto il primo passo, ricevendo subito una risposta che a dir poco ci incoraggia a continuare le nostre esplorazioni (vedi post successivo)
b. identificare e condividere il “nostro” modello di intervento su un luogo: dagli incontri si sta delineando un modello che, in sintonia con l’idea di mediazione socio-culturale, agisce prioritariamente sulle relazioni vissute in un luogo.
Le relazioni costituiscono la componente fondamentale della definizione di luogo, proprio nel passaggio dal concetto di spazio a quello di luogo. “A differenza di uno spazio, un luogo è spazio dove puoi incontrare qualcuno. Mentre lo spazio è solo predisposizione alla possibilità di appartenere a qualche luogo, il luogo diventa dimora dove vivere rapporti. Così, mentre lo spazio può essere pensato, attraversato, nel luogo si può “abitare”, cioè costruire e aver cura.”
Questa idea di modello, ancora in costruzione, assegna all’espressione artistica il compito di dare visibilità e sostanza ai processi e ai prodotti costruiti attraverso l’avvio di processi di comunicazione, coinvolgimento e partecipazione degli abitanti del luogo.
c. Scelta di criteri e lo sviluppo di metodologie in grado di identificare e conoscere il luogo di intervento.
IN RELAZIONE ALLA SCELTA DEL LUOGO “CITTA’ DI ROVIGO”: sarà necessario poter conoscere bene il luogo su cui andiamo ad agire, la nostra città. Su quale parte, ambito, struttura, quartiere di Rovigo fare riferimento? Esistono vari modi per conoscere un luogo, ma bisogna anche in questo caso fare delle scelte operative (vedi punto successivo).
d. Scelta delle modalità di avvio del progetto: nell’ultimo incontro è uscita la proposta di dare avvio e visibilità al progetto con un’iniziativa che darebbe continuità alle esperienze dello scorso anno: un cineforum sul tema dei luoghi, arricchito da un concorso sul tema specifico del luogo “città di Rovigo”, con diverse sezioni artistiche (cortometraggi, fotografia, grafico-pittorica, letteraria…tipo esperienza dello scorso anno, ma aperta non solo alle scuole ma a tutta la cittadinanza). Cineforum e concorso potrebbero diventare non solo l’occasione per farci conoscere e aprire il gruppo a nuove persone interessate al progetto, ma iniziative finalizzate a conoscere il nostro luogo di intervento. Attraverso il cineforum e il concorso potrebbe arrivare del materiale utile a conoscere la città, qualunque elemento utile per valutare insieme il contesto su cui poi poter agire.
Con questa modalità di avvio del progetto, ovviamente arricchita da altri strumenti e metodologie di conoscenza, potremmo realizzare contemporaneamente più obiettivi: conoscere il luogo di intervento (fase di ricerca), coinvolgere nuove risorse (fase del coinvolgimento), avviare un’azione concreta (fase di intervento); valutare l’impatto (fase di valutazione e riprogettazione).
1. 11 e 17 settembre 2008: intervenire / interferire – culture jamming
2. 13 ottobre 2008: rappresentare e/è modificare? Ovvero: chi l'ha già fatto. Metodi di intervento sui luoghi nell'arte contemporanea, dalla landart al graffito, e molto altro.
3. 10 novembre 2008: mappe e sentimenti. Ovvero: come la cartografia può rappresentare l'amore, e anche il suo contrario.
4. 3 dicembre 2008: racconto di un’esperienza di azione su un luogo.
5. 29 dicembre 2008: incontro di verifica e rilancio
Idee chiave uscite dall’incontro del 29 dicembre:
a. approfondire l’idea di “mediazione/mediatore socio-culturale” (finalità, ruolo, competenze, ecc.), anche attraverso il contatto/incontro con chi già svolge questo ruolo professionale (esempi di Torino e Bologna). A questo proposito, qualcuno di noi ha già fatto il primo passo, ricevendo subito una risposta che a dir poco ci incoraggia a continuare le nostre esplorazioni (vedi post successivo)
b. identificare e condividere il “nostro” modello di intervento su un luogo: dagli incontri si sta delineando un modello che, in sintonia con l’idea di mediazione socio-culturale, agisce prioritariamente sulle relazioni vissute in un luogo.
Le relazioni costituiscono la componente fondamentale della definizione di luogo, proprio nel passaggio dal concetto di spazio a quello di luogo. “A differenza di uno spazio, un luogo è spazio dove puoi incontrare qualcuno. Mentre lo spazio è solo predisposizione alla possibilità di appartenere a qualche luogo, il luogo diventa dimora dove vivere rapporti. Così, mentre lo spazio può essere pensato, attraversato, nel luogo si può “abitare”, cioè costruire e aver cura.”
Questa idea di modello, ancora in costruzione, assegna all’espressione artistica il compito di dare visibilità e sostanza ai processi e ai prodotti costruiti attraverso l’avvio di processi di comunicazione, coinvolgimento e partecipazione degli abitanti del luogo.
c. Scelta di criteri e lo sviluppo di metodologie in grado di identificare e conoscere il luogo di intervento.
IN RELAZIONE ALLA SCELTA DEL LUOGO “CITTA’ DI ROVIGO”: sarà necessario poter conoscere bene il luogo su cui andiamo ad agire, la nostra città. Su quale parte, ambito, struttura, quartiere di Rovigo fare riferimento? Esistono vari modi per conoscere un luogo, ma bisogna anche in questo caso fare delle scelte operative (vedi punto successivo).
d. Scelta delle modalità di avvio del progetto: nell’ultimo incontro è uscita la proposta di dare avvio e visibilità al progetto con un’iniziativa che darebbe continuità alle esperienze dello scorso anno: un cineforum sul tema dei luoghi, arricchito da un concorso sul tema specifico del luogo “città di Rovigo”, con diverse sezioni artistiche (cortometraggi, fotografia, grafico-pittorica, letteraria…tipo esperienza dello scorso anno, ma aperta non solo alle scuole ma a tutta la cittadinanza). Cineforum e concorso potrebbero diventare non solo l’occasione per farci conoscere e aprire il gruppo a nuove persone interessate al progetto, ma iniziative finalizzate a conoscere il nostro luogo di intervento. Attraverso il cineforum e il concorso potrebbe arrivare del materiale utile a conoscere la città, qualunque elemento utile per valutare insieme il contesto su cui poi poter agire.
Con questa modalità di avvio del progetto, ovviamente arricchita da altri strumenti e metodologie di conoscenza, potremmo realizzare contemporaneamente più obiettivi: conoscere il luogo di intervento (fase di ricerca), coinvolgere nuove risorse (fase del coinvolgimento), avviare un’azione concreta (fase di intervento); valutare l’impatto (fase di valutazione e riprogettazione).
Nessun commento:
Posta un commento